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The location of the writings

Clicking on the picture you can see in detail the area in which there were found the writings of the shepherds.

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LE SCRITTE DEI PASTORI DELLA VAL DI FIEMME IN UN CONVEGNO A URBINO

Tuesday May 16 2017

Le scritte dei pastori delle valli di Fiemme e Fassa sono protagoniste, martedì 16 maggio alle ore 11.30 del convegno internazionale “Pietre, castelli e palazzi da leggere nell’Europa medievale e moderna” che si tiene a Urbino, a Palazzo Petrangolini, dal 15 al 17 maggio. L’intervento di Marta Bazzanella e Giovanni Kezich vuole illustrare il progetto condotto dai ricercatori del Museo, per il quale di recente è terminato il lavoro di immissione dei dati nel catalogo, compilato sulla base delle ricognizioni svolte tra il 2009 e il 2012. Sono stati indagati 6400 ettari di territorio, rilevate 2725 pareti e catalogate precisamente 47647 scritte. Attualmente alcune delle pareti istoriate sono oggetto di un’elaborazione delle informazioni per la progettazione di guide per specifici percorsi di visita alle scritte. Il fine è quello di valorizzare l’immenso patrimonio etnografico documentato nel corso di ben dieci anni di ricerca e di permettere la fruizione del territorio anche sotto l’aspetto culturale.

Il convegno, organizzato dall’Università di Urbino, Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali, mira anzitutto ad aprire uno spazio di confronto tra studiose e studiosi di diversa nazionalità e con un diverso profilo scientifico sul tema delle scritture esposte e dei graffiti storici di epoca medioevale e moderna, in particolare quelli realizzati negli spazi esterni oppure in castelli e palazzi. Organizzato a latere della mostra La pietra racconta. Un palazzo da leggere (Urbino, Palazzo Ducale, 29 marzo – 21 maggio 2017), il convegno vuole anche offrire un’opportunità di riflessione e confronto sulle tecniche fotografiche in grado di facilitare lo studio di tali scritte e disegni e sulle metodologie espositive adatte a far conoscere tale patrimonio al grande pubblico, prevenendo al contempo atti vandalici sui monumenti.

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