LE SCRITTE DEI PASTORI AD AMSTERDAM PER THE TAG CONFERENCE
Giovedì, 06 Dicembre 2018
Giovedì 6 e venerdì 7 dicembre, Amsterdam ospita The Tag Conference, un importante evento internazionale che riunisce studiosi e specialisti di tutto il mondo per esplorare la scrittura dei nomi e il tagging: “Name Writing in Public Space. A conference about tagging, in history and today”.
Tra i 17 progetti che sono stati selezionati tra proposte arrivate da 12 diversi paesi di America, Europa e Australia, c’è la ricerca del Museo sulle scritte dei pastori della val di Fiemme. L’intervento di Giovanni Kezich e Marta Bazzanella, Tagging the Dolomites, presenta le scritte che i pastori fiemmesi, dalla metà del 1500 fino agli anni ’50 del 1900, hanno lasciato sulle grandi pareti rocciose del monte Cornón a testimonianza del loro passaggio. Le migliaia di scritte, curate con notevole dedizione artistica poiché destinate a durare e a sopravvivere agli autori, sono spesso incorniciate, riportano le iniziali dei nomi dei pastori, l’anno, il conteggio delle pecore, il segno di casa e a volte disegni e testi che raccontano la storia di questi pazienti pastori.
La Tag Conference di quest’anno offre spazio per la discussione di una vasta gamma di argomenti, quali lo studio del tagging come forma di calligrafia e come dispositivo per la comprensione dell’ambiente, ma anche la storia e il folklore delle culture passate e presenti che hanno utilizzato il tagging, infine la relazione del tagging con altre forme di comunicazione grafica nello spazio pubblico. Gli approcci di ricerca includono calligrafia, storia dell’arte, archeologia, sociologia, antropologia, estetica, filosofia, legge, studi di genere, semiotica, studi di cultura popolare, informatica, studi di archivio e studi sui graffiti.
Programma:
Giovedi 6
9-17h
Westside Slotermeer (Burgemeester de Vlugtlaan 125)
Venerdì 7
9-17h
Broedplaats LELY (Schipluidenlaan 12)
Speakers:
Javier Abarca (ES), The ‘flechero’ indigenous tagging culture of Madrid
Coletivo ArdePixo (BR), Pixação, São Paulo: marginal identity takes over the city
Marta Bazzanella and Giovanni Kezich (IT), Tagging the Dolomites
Gabriela Berti (ES), Tag writing: visual resistance and symbolic capital
Gabriele Boero (IT), Melina Riccio’s tagging phenomenon in Genoa and Italy: a case study
Enrico Bonadio (IT), The case for the copyright protection for tags
Valentine Carneiro (BR), Graffiti in Brazil: example of a social, ideological and political construction of a border between “pichação” and “grafite”
Jake Carter (AU), Omniscience and temporality: higher mathematics in intuitive gestural calligraphy
Vanessa C. De Franceschi and Fabio Vieria (BR), Marking the invisibility: pixação and appropriation of the city
Lisa García (ES), The Western tag: calligraphy or cacography?
Erik Hannerz (SE), “That’s a dude”: writers’ reconstruction of bodies through tags
Susan Hansen and Erik Hannerz (UK/SE), Image-based tags as ideogrammatic reduction
Malcolm Jacobson (SE), Graffiti ruined my life, however without graffiti my life would be ruined
María Fernanda López Jaramillo (EC), Tagging and skateboarding, the day I met Fun
Michael Macdonald (UK), Tags from an ancient desert: nomads who used literacy purely for tagging
Charles Nolan van Linden (US), Resisting removal: the persistence of tags in Atlanta
Orestis Pangalos (GR), Tags in popular culture
Ludwig Schult (DE), Strategies of singularisation