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I luoghi delle scritte

Cliccando sull'immagine potete vedere in dettaglio l'area in cui sono state trovate le scritte dei pastori.

News ed Eventi

UN’ESCURSIONE SULLE TRACCE DEI PASTORI DELLA VAL DI FIEMME

Mercoledì, 16 Settembre 2020

Si è tenuta sabato 12 settembre l’escursione “Le scritte dei pastori” promossa della SAT in collaborazione con il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige e la Magnifica Comunità di Fiemme. Il percorso ha ricalcato il sentiero numero 3 della guida: “Sui sentieri dei pastori. Itinerari escursionistici alla scoperta delle scritte dei pastori di Fiemme” e ha portato i partecipanti alla scoperta delle pareti istoriate del Cornón. Il percorso, della durata di circa 3 ore e con partenza dalla chiesa parrocchiale di Ziano di Fiemme, ha seguito per un tratto il sentiero SAT 509 alle porte della Valaverta, passando attraverso la frazione Zanón. Accompagnati dalla dott.ssa Marta Bazzanella, responsabile della ricerca sulle scritte dei pastori presso il MUCGT, i partecipanti hanno potuto osservare da vicino le numerose iscrizioni che adornano le pareti calcaree, ma anche conoscere come queste venivano realizzate e qual è il loro significato più profondo. Inoltre, grazie anche al contributo di Ilario Cavada e Sandro Gilmozi della Magnifica, è stato possibile contestualizzare le scritte anche all’interno dell’economia agrosilvopastorale della valle e del territorio Fiammese. Percorrendo il sentiero sin da subito è stato possibile osservare l’importanza del pigmento rosso, definito localmente con il termine ból e usato per la resa delle scritte. Infatti, a pochi passi dal centro, la presenza di diverse pietre in parte arrossate lungo un muretto a secco, testimoniano gli ingenti quantitativi di questo colorante che, durante gli anni ’20, veniva trasportato a valle dalla sovrastante miniera Cava dal Ból. Una volta raggiunta la forra, che incide la valle, e abbandonato il sentiero SAT-509, il percorso è divenuto più ripido, salendo lungo una traccia di mulattiera fino a raggiungere la prima delle falesie istoriate di rosso. Alla vista dei partecipanti si è quindi aperto come un libro sulla roccia, un mondo di date, nomi, sigle, segni di casa, quantitativi di bestiame e brevi messaggi di saluto. Ma anche, contribuiscono all’horror vacui delle pareti, le diverse rappresentazioni di animali, ritratti e decorazioni geometriche.

Marika e Andrea